Siria – Nuovo accordo Sykes-Picot ?

15 giugno 2012

Siria – Nuovo accordo Sykes-Picot ?
15 giugno 2012
By coriintempesta

di: Prof. M.D. Nalapat
Il 16 maggio 1916, nel bel mezzo della prima guerra mondiale, Parigi e Londra approvarono un accordo segreto per smembrare l’impero ottomano e dividersi il Medio Oriente.
L’accordo Sykes-Picot impostò nuovi confini per molti paesi della regione e diede inizio ad un periodo di controllo diretto del Medio Oriente che l’Occidente ha cercato di perpetuare nel presente.
Dopo l’invasione dell’Iraq, nel 2003, da parte degli Stati Uniti e del suo ex padrone coloniale, il Regno Unito, la NATO è stata trasparente nel suo desiderio di esercitare ancora una volta il controllo diretto sui paesi della regione. Quei pochi regimi che si sono opposti all’egemonia della NATO si trovano ad affrontare un azione congiunta da parte della stessa NATO e dei suoi sostenitori regionali per rovesciarli.
Dopo l’Iraq, è toccato alla Libia, ora è il turno della  Siria. Il prossimo sarà l’Iran. 
Credo che le vittime in Libia siano molto superiori alle cifre ufficiali dichiarate dalla coalizione. La Libia è diventata un manicomio di conflitti tribali e religiosi e dove le organizzazioni mafiose in concorrenza hanno tagliato il paese, unite solo dalla loro sottomissione agli interessi commerciali del loro creatore e benefattore, la NATO.
Anche la cosiddetta missione di pace in Siria ha come vicedirettore un diplomatico della Francia, il principale attore, nel 2011, del cambiamento di regime a Tripoli e paese che sta attivamente facendo pressioni per un intervento militare in Siria. Solamente il segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon, con la sua completa fiducia negli stati membri della NATO, ritiene che Jean-Marie Guehenno avrà un ruolo “neutrale” in Siria.
La NATO sta inoltre incoraggiando la Turchia a credere che possa recuperare lo status di gui godeva durante l’Impero ottomano, provocando Ankara in un atteggiamento iper-attivo di sostegno alle operazioni della NATO per i cambiamenti di regime.
Per quanto riguarda il Qatar e l’Arabia Saudita, sono così accecati dal loro odio per il regime anti-monarchico e sciita di Bashar al-Assad, che sono disposti a unirsi con la NATO per destabilizzare un governo arabo, ignari del fatto che un giorno potrebbero ottenere lo stesso trattamento.
A differenza della Libia, la Siria non è isolata. L’intensificazione della guerra civile sponsorizzata dalla NATO , che sta mettendo salafiti e wahhabiti contro sciiti, drusi, sunniti moderati e cristiani, innescherebbe disordini settari in tutta la regione.
Se questo non è ancora avvenuto, il merito deve andare a Russia e Cina, che sono finora riuscite a bloccare la NATO per un intervento militare diretto. L’alleanza ha bisogno di sapere che il 2012 non è il 1916, e che i loro sforzi in corso per ripetere l’accordo Sykes-Picot porteranno dritti al disastro.
L’autore è direttore e professore della Scuola di Geopolitica all’Università di Manipal (India)
LINK: No repeat of Sykes-Picot in Mideast chaos

Commenti