LA GLOBALIZZAZIONE E’ UNA CATASTROFE

Premetto che concordo i pieno con alcuni punti del seguente articolo ma altri tipo:

partito nazionalista, che affermi gli interessi della propria gente del proprio popolo e della propria nazione

Mi lasciano perplesso....
Secondo me bisogna combattere la globalizzazione proprio occupandosi del bene di TUTTI, conservando tutte le culture e le biodiversita' del Nostro bel Pianeta.

Bisognerebbe creare dei movimenti che smantellino la politica creando delle possibilita' nuove parallele.
Una societa' non basata sull'arrivismo sociale, sul consumismo e sulla iperproduzione ma sulla salvaguardia del Pianeta, su una eco-equo-nomia che sponsorizzi l' artigianato e le economie locali.
La politica in un modo o nell'altro deresponsabilizza l'individuo,creando dei sistemi di gestione marci.
E' un sistema vecchio che va superato creando centri di sviluppo sulla conoscenza e la coscienza, dell'uomo, e della famiglia.
Ognuno di noi puo'essere l'arteficie del cambiamento, l'aternativa siamo NOI non un gruppo politico ma un gruppo di persone che si impegna per il bene comune.
Leggi, Stati, Organizzazioni politiche sono tutte basate su interessi personali ed economici privi di compassione, d' altruismo.
Il vero salto evolutivo ci sara se abbandoneremo questi sistemi per creare una societa' NUOVA, che si basi sulla natura su di Noi.
Se guardiamo il nostro organismo, ogni cellula s'impegna con amore per la sua cura.
Non vi e' una cellula piu' importante delle altre ma ognuna diversa dalle altre e usano la loro biodiversita' in favore della Vita.
Il cervello non esisterebbe, senza il cuore, il cuore senza i polmoni etc. ogni piccola parte e' indispensabile e unica...E' vero il corpo puo' sopravvivere anche senza alcune sue parti, ma questa situazione puo' appunto esistere per l'estremo sforzo e impegno degli altri organi che sopperiscono al disequilibrio.
Il nostro e' un sitema malato alla stregua di un corpo ammalato di tumore....i nostri tumori sono L'ECONOMIA E LA POLITICA che creano disegualianza,destabilizzazione, e globalizzazione la nostra guarigione passa dalla trasformazione di questi due mali in nuove alternative sociali coscienti.
L'immobilismo sociale e' autodistruzione.
Il cambiamento, la trasformazione sono  la porta per una nuova evoluzione.


Vi lascio all'articolo.....

La nuova Elite Globalista annebbia il cervello della gente innanzitutto con i 200 canali Tv, reality show, porno e il resto dei media spazzatura e poi, quando si parla di cose serie, con tanti sofismi complicati senza senso, tipo la "spread" e tutte le balle che raccontano sul debito pubblico. 
La realtà è invece semplice e brutale e se cerchi un poco alcuni te la dicono anche, ad es una società inglese di brokeraggio e consulenza, Tullett Prebon, ha questo mese un report terrificante: "Perfect Storm" (1) in cui ha la parte 3 intitolata "The Globalization Disaster" ti spiega la verità: la Globalizzazione è una catastrofe per le economie occidentali. Perchè se sposti la produzione in Asia, produci sempre di meno dovresti logicamente consumare anche di meno. Per consumare come prima allora ti indebiti e quindi tutti i paesi occidentali sono sempre più indebitati, perchè importano sempre di più invece di prodursi da soli quello che gli occorre… 
Beppe Grillo sembra capirlo quando fa gli esempi come quello della lattina di alluminio per le bibite, che viene prodotta con materiali di tre continenti e una logistica che richiede trasporti dall’australia al canada all’africa, per un oggetto che viene buttato via dopo due minuti. A me viene in mente quando cerco le more al supermercato e provengono dal Messico, un frutto che c’è in tutte le nostre montagne e che si è già rovinato anche se lo tieni in frigo dopo due giorni lo si importa dall’altra parte del pianeta, con costi di trasporto e logistica di 2.10 euro sui 2.40 della confezione. 
Il succo del discorso però è: chi lavora al servizio di chi ? 
Da che mondo è mondo chi può cerca di avere dei servi (in certi casi degli schiavi) che lo servano e per poco. Da due secoli qui in occidente si è applicata la scienza e la tecnologia che ha fatto moltiplicare di mille volte la produzione a parità di sforzo muscolare. In questo modo un certo benessere si è diffuso finalmente alla maggioranza della popolazione. Tra la fine dell’800 e gli anni ’60 o ’70 in molti paesi occidentali la differenza tra servi (gente che lavora per altri a stipendio) e padroni (gente che possiede beni e ricchezza) si è ridotta sempre di più. 
Ma fuori dall’occidente c’erano ancora quattro miliardi di persone in miseria (per una serie di ragioni non avevano creato e messo a frutto la tecnologia e creato un sistema di diritti civili e stato di diritto…). La nuova elite globalista ha deciso di far invadere l’occidente da milioni di poveri del terzo mondo perchè costano meno e simultaneamente di far spostare la produzione nel terzo mondo perchè costa meno. 
C’è una minoranza di persone in occidente che beneficia di questa immigrazione su scala di massa e di questo spostamento massiccio della produzione in Cina e Asia o sudamerica. Ma la maggioranza viene progressivamente rovinata. 
Per la maggioranza della gente in Occidente l’unica speranza sarebbe un movimento o partito anti-globalista e nazionalista, che affermi gli interessi della propria gente del proprio popolo e della propria nazione. Ma l’elite globalista ha saturato di propaganda i mass media con il concetto che non esistono più popoli e nazioni, ma solo degli individui senza radici e senza identità, di qualunque etnia, razza o paese non importa, che appartengono al mondo globale e hanno in comune tra loro che fanno tutti shopping nei centri commerciali. 
Perchè l’Elite Globalista è così fanatica nel voler imporre l’Unione Europea a tutti i costi, anche quando il 90% degli economisti come succede ora dice che sta esagerando con l’austerità e la depressione che crea ? 
L’Europa è sempre stata capace di avere tanti regni e repubbliche e città indipendenti invece di essere inglobata in grandi imperi centralizzati come l’Asia. Questa è stata la chiave del successo dell’europa in termini di scienza, libertà, diritti civili e anche del suo successo economico. Imporre l’Unione Europea è essenziale per omogenizzare e centralizzare anche l’Europa, in modo che sia malleabile alla Globalizzazione come l’America e non ci siano più ostacoli a creare un mondo con una ricca elite globale senza radici e una massa enorme di miliardi di servi intercambiabili.
Giovanni Zibordi 
Fonte: www.cobraf.com 
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